Con il concetto di Trauma, facciamo riferimento a un macro evento o, al contrario, a sequenze di eventi similari per copioni che impattano su di noi con un’intensità tale da lasciarci in ginocchio. Ciò risulta essere ancora più vero se parliamo di Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD), nel quale si sviluppano una serie di disturbi psicopatologici generati da una situazione che ha minato la nostra sopravvivenza (o almeno così viene da noi percepito) e influenza grandemente la nostra attuale qualità di vita (es. incidenti stradali, eventi naturali, rapine, ecc.).
Ma facciamo un passo indietro…
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato determinati eventi di vita come gravi fattori di rischio per la nostra salute psicologica. In ordine decrescente individuiamo:
Il Trauma dunque, quello con la T maiuscola, può essere definito come una ferita dell’anima, come qualcosa che ci destabilizza e che cambia il nostro modo di vivere e percepire il mondo che ci circonda, proprio come fosse una frattura che segna un prima e un dopo nel corso della nostra vita.
Certo è che non reagiamo tutti allo stesso modo, per cui non è detto che la stessa esperienza traumatica generi le stesse risposte emotive in persone diverse: a seconda delle nostre esperienze di vita, del nostro temperamento, delle nostre risorse e del periodo che stiamo vivendo, possiamo essere più o meno resistenti all’evento traumatico.
Nel 70/80% dei casi il nostro organismo è in grado da solo di riequilibrare le reazioni di stress a cui siamo sottoposti. Al contrario, quando siamo in carenza di risorse per fronteggiare il trauma, è possibile avere la sensazione di riviverlo continuamente, anche se è avvenuto in un passato lontano, come se stesse succedendo ancora oggi.
Talvolta la situazione diventa insopportabile al punto da dover parlar di disturbo post traumatico da stress, chiamato anche PTSD. Cosa vuol dire? Vuol dire che durante la situazione traumatica, come ad esempio un incidente stradale, non solo ho delle forti reazioni fisiche, come tachicardia, nausea o repentini sbalzi di temperatura, ma posso avere anche la sensazione che quello che sta accadendo intorno a me non sia reale (come se fossi in un film o in un sogno). Tali sensazioni possono rimanere anche dopo l’evento traumatico ed è qui che si insinua il PTSD. I sintomi che possiamo osservare sono:
– Insonnia o sonno disturbato da incubi che posso ricordare il trauma;
– Pensieri intrusivi, cioè immagini e ricordi che mi entrano in testa senza il mio esplicito permesso;
– Rimuginazioni continue e deliberate sull’evento traumatico, dando attenzione al significato della morte e all’imprevedibilità della vita;
– Difficoltà di concentrazione in attività quotidiane, come durante un film o la lettura di un libro;
– Sintomi psicosomatici, quindi dolori allo stomaco, nausea, spossatezza e così via;
– Sentimenti di disperazione;
– Senso di colpa, ad esempio per essere sopravvissuti a differenza di altri nell’incidente;
– Altri segnali di vulnerabilità riguardano la paura del futuro, irritazione nei confronti delle persone che ci circondano e indifferenza verso ciò che prima dell’incidente invece era per noi importante;
– Infine, è abbastanza comune che persone, situazioni o banali stimoli visivi, uditivi o olfattivi possano richiamare l’evento traumatico in maniera del tutto involontaria (es. paura di guidare a seguito di un incidente).
Se ciò di cui finora vi ho parlato vi risulta familiare, la prima cosa da fare è avere una persona fidata con cui parlarne, in modo tale da iniziare a mettere in parole quello che vi soffrire. Concedetevi del tempo per riprendere fiato e riacquistare le forze per affrontare la vita dopo il trauma (che può essere diversa dal prima) ed essere consapevoli che tutte le vostre reazioni emotive e fisiche sono assolutamente normali… non abbiate fretta! Potrebbe essere un utile accorgimento anche mantenere una routine quotidiana costante e ripetitiva, che vi permetta di aumentare il vostro senso di sicurezza. In ultimo, ma affatto meno importante, va considerata la possibilità di farvi affiancare da uno psicoterapeuta che possa aiutarvi a trovare le vostre risorse interne per riavviare quel motore magnifico che è il nostro cervello, che al momento è inceppato.
Quando la diagnosi è quella di PTSD, il trattamento maggiormente efficace e ampiamente validato dalla comunità scientifica utilizza la tecnica EMDR, ovvero la stimolazione bilaterale alternata, che “ripara” il ricordo traumatico.
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“Non ce la faccio più!” – Barbara Pagliari
15 Aprile 2021[…] Trauma e PTSD […]
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