La nascita di un figlio è un evento di drastica trasformazione e diventa, specie nel caso del primogenito, uno spartiacque tra il “prima” e il “dopo”. Si cambia archetipo: da fidanzati o coniugi si diventa genitori e lo si rimane per il resto della vita. Si diventa responsabili di un altro essere umano, all’interno di una società che si aspetta che seguiamo scrupolosamente le regole implicite del gioco (che nessuno ci spiega bene) e che lo facciamo anche in maniera perfetta (oddio!). In questa centrifuga di emozioni, diventa fin troppo facile sviluppare ansia da prestazione, attacchi di panico, depressione post-partum e chi può ne ha più ne metta.
Ma partiamo dall’inizio.
Durante la gravidanza e i primi mesi di vita del pargolo, è inevitabile che ci si senta inadeguati, ansiosi, incerti o anche un pò goffi. Ciò vale ancor di più se a dirci cosa fare e come farlo ci si mettono mamma, suocera, zia, l’amica al quarto figlio, l’educatrice del nido e la signora in metropolitana, quella buffa che parla in neonatese con tutti i bimbi della città.
Poi i figli crescono, iniziano ad andare alla materna, alle elementari, a calcio, a danza; iniziano a socializzare con gli altri bambini, a dirci di “No!” e a esplorare e conoscere il mondo (e noi lo conosciamo il mondo? mah…)
Poi arriva la temibile adolescenza. Ricordate bene: se iniziano a ribellarsi, a preferire gli amici a voi, a litigare con voi, se fanno nuove esperienze, anche quelle che noi giudichiamo pericolose, state tranquilli: avete fatto un buon lavoro! E’ questo il momento in cui iniziano a vedersi come un individuo separato dal nucleo familiare, che deve ancora capire chi è, cosa vuol fare nella vita e quale orientamento sessuale ha. Ora l’appartenenza al gruppo degli amici è fondamentale, perchè i compagni arrivano laddove voi non potete arrivare. E non potete! Così come non potevano i nostri genitori quando noi avevamo la loro età.
Come affrontare i problemi legati alla genitorialità? In realtà non c’è una risposta semplice e univoca: ogni genitore è diverso, ogni coppia genitoriale è diversa, ogni figlio è diverso e lo stesso figlio è diverso a seconda delle età e delle circostanze. Essere genitori è una maratona, dove sicuramente cadrete molte volte. La notizia buona è che avendo molto tempo a disposizione, avrete tante occasioni per rimediare ai vostri errori. Il punto sta solo vederli e in questo, un percorso di sostegno alla genitorialità può essere d’aiuto.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi presumiamo che tu ne sia felice.OkPrivacy e cookie policy