Frequentemente mi capita di ricevere richieste da parte di familiari di persone anziane (prevalentemente figli e nipoti) che mi chiedono un parere professionale per aiutarli a tutelare i loro cari.
Ormai è fatto noto che l’età media della nostra popolazione si sia molto alzata e con essa anche la presenza di patologie neuro-degenerative tipiche di questa fascia. Tra le più note vi sono la Sindrome di Alzheimer, il Parkinson oppure la molto più comune demenza senile. Queste patologie intaccano le capacità cognitive della persona anziana, influenzando tipicamente sulla memoria, sulla capacità di comprensione, sull’apprendimento, sull’orientamento spazio-temporale e così via.
Quando ciò avviene, per i familiari inizia un calvario: è molto difficile gestire un anziano con una patologia neuro-degenerativa che, tendenzialmente, potrà solo peggiorare più o meno lentamente.
E’ innanzitutto la quotidianità a essere colpita, motivo per il quale la famiglia (se ne è presente una) deve trovare un nuovo modo di relazionarsi e gestire l’anziano. Non mi dilungherò su questo tema perchè ritengo vi siano altri professionisti che meglio di me possano dare risposte appropriate alle domande su questo argomento. Vi lascio solo questo link che ritengo possa essere utile per ricevere informazioni e assistenza.
In questo articolo mi vorrei invece concentrare su un altro tema: la gestione monetaria.
Le persone anziane e/o malate sono fragili e vulnerabili e molto facilmente manipolabili. La cronaca (così come i Tribunali) è piena di casi di anziani truffati da persone che vogliono approfittarsene, siano esse sconosciute oppure facenti parte della cerchia familiare.
E’ in questo contesto che le persone possono rivolgersi a un professionista chiedendo una Consulenza Tecnica di Parte (CTP). Le situazioni tipicamente sono due:
Viene quindi fatta una valutazione neuropsicologica e psichiatrico forense per stabilire la sua capacità di discernimento. Di conseguenza, viene redatta una relazione scritta che evidenzi il risultato di questa valutazione.
Nel primo caso proposto, l’elaborato di CTP servirà solo come precauzione futura. Nel secondo caso invece, sarà un utile strumento per richiedere al Tribunale un’Amministrazione di Sostegno.
L’Amministratore di Sostegno è una persona incaricata di gestire il patrimonio della persona interdetta. Il tutore nominato da un Giudice può essere un familiare o una persona terza (come un avvocato per esempio), che avrà il diritto di firma sulla gestione economica. Non è necessario l’incarico di un avvocato per far far partire la procedura.
In questo modo la persona anziana e/o malata sarà tutelata nei suoi interessi e, almeno per quanto riguarda la gestione monetaria, i familiari potranno tirare un sospiro di sollievo.