Dott.ssa Barbara Pagliari, psicoterapeuta e criminologa
I test psicologici sono stati una delle mie prime passioni in campo psicologico. Sembrerà una frase un pò strana, ma pensate a quando sui social vi esce un test per scoprire “quale fiore ti rappresenta”, “quale animale sei” oppure “che personalità hai”. Ecco, ho questa stessa vostra curiosità, ma con dei test scientificamente validi e che mi danno utili informazioni della persona che ho di fronte.
La psicodiagnosi, ovvero la valutazione clinica di qualcuno attraverso i test, l’osservazione e il colloquio, è una disciplina di cui tutti gli psicologi conoscono le basi. Ma il numero impressionante di test a disposizione, i vari ambiti di approfondimento e la capacità di integrare insieme tutti i risultati, richiedono una formazione specialistica che ovviamente non tutti i miei colleghi possono avere (così come a mia volta, non ne ho molte altre).
Utilizzo la psicodiagnosi per due principali scopi:
– in psicoterapia è un utile strumento nelle prime fasi del trattamento, perchè mi permette di avere una conferma (o una smentita) delle mie ipotesi, accellerando così il raggiungimento degli obiettivi.
– in criminologia i test sono fondamentali. Quando devo redigere una relazione tecnica, che sia per un risarcimento del danno psicologico oppure per nominare un Amministratore di Sostegno, la psicodiagnosi diventa lo strumento passato al vaglio dell’Autorità legislativa. E nei Tribunali, avere una “radiografia” del perchè e del per come il professionista giunge a determinate conclusioni, al pari di ogni altra disciplina, è estremamente necessario.
La Psicodiagnosi non è utile solo al professionista, ma anche alla persona stessa: avere una cornice entro il quale auto-descriversi può portare conforto. E’ vero anche che può essere spaventoso, ma ricordiamoci che i film horror fanno più paura quando ancora non conosciamo l’assassino.
LR Psicologia
